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Crisi !
Il “modello Monza” non c'è più
di Franco Isman


Abbiamo sperato fino all'ultimo che, nonostante il grave disaccordo sulle decisioni adottate per il centro commerciale al Rondò dei Pini, e nonostante le “contromisure preventive” adottate dalla maggioranza con la formazione del gruppo misto con due transfughi di Insieme per Monza ed uno della lista Moccia, la collaborazione di Insieme per Monza con il sindaco Michele Faglia potesse continuare.

Di fatto già a fine luglio la situazione era gravemente compromessa e Giampietro Mosca aveva dichiarato che “Insieme per Monza si riserva di valutare i termini della rilasciata concessione e di informare la città sulle conseguenti decisioni a tempo debito”.
Evidentemente la decisione di abbandonare la giunta e la maggioranza è una decisione estremamente grave e sofferta e gli argomenti a favore di una permanenza erano molto forti:
- al primo posto, certamente, la fine di un esperimento coraggioso e per tanti versi entusiasmante con l'alleanza di forze in parte eterogenee, o addirittura politicamente opposte, con lo scopo dichiarato di governare per il bene della Città, il “modello Monza” appunto;
- poi, con il disaccordo su certe decisioni, il timore che altri problemi sul tappeto possano venire risolti in modo analogo, con un pragmatismo forse eccessivo, e alludiamo in particolare al nodo della Cascinazza che sta per venire al pettine, e l'umana convinzione che abbandonando il campo la situazione possa risultare vieppiù compromessa.

Ma anche sul Parco e sull'Autodromo non vi era unanimità di intenti, con l'Amministrazione che neppure chiede, come previsto dal contratto di affitto con la SIAS, l'abbattimento delle fatiscenti sopraelevate, inutilizzate da oltre quarant'anni: in consiglio comunale giace da mesi un ordine del giorno in tal senso del capo gruppo DS Rosario Montalbano che non è stato mai “calendarizzato”.

Anche la formazione del gruppo misto, che è difficile pensare sia nato per partenogenesi, non ha certo contribuito a rasserenare i rapporti. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso, secondo le dichiarazioni di Clara Puppo, segretario di Insieme per Monza, è stata la pretesa del sindaco di censurare un articolo predisposto per il mensile del Comune tuaMonza addirittura ventilando un ritiro delle deleghe agli assessori e “facendo così venir meno quel rapporto fiduciario necessario per una serena condivisione degli impegni amministrativi”.

Giampietro Mosca, Clara Puppo, Michele Faglia
maggio 2002 - prove di alleanza

E adesso?

L'amministrazione Faglia ha i “numeri” per continuare, con l'apporto del gruppo misto per l'appunto; gli assessori dimissionari, ma quasi sfiduciati secondo le dichiarazioni della Puppo, saranno sostituiti da “nuove professionalità”, come recita il comunicato del sindaco; verranno coperti i posti vuoti lasciati prima dalle dimissioni di Cesare Rovelli, poi dalla scomparsa dell'indimenticabile Pia Grande e, forse, si cercherà un presidente del consiglio comunale capace di far rispettare il regolamento e di non buttare la gran parte del tempo nella fase preliminare delle “interrogazioni, interpellanze e mozioni” di cui, a norma di regolamento (articolo 34), si dovrebbero enunciare soltanto gli oggetti.

Speriamo che la giunta ”Faglia2” operi nel migliore dei modi e che i dubbi di Insieme per Monza sui problemi della Cascinazza, del Parco, dei piani integrati di intervento, si dimostrino allarmi infondati.
In ogni caso l'alleanza civica che aveva permesso l'incredibile vittoria di Michele Faglia è morta e, a giudizio di chi scrive, alle prossime elezioni, e Faglia è ormai alla metà del mandato, non ci sarà alcuna prospettiva di bis.

Franco Isman


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  31 agosto 2004